Una cartolina per Ol Moran

Lettera di ringraziamento da parte dell'associazione "Lucicate"

Con grande piacere pubblichiamo la lettera della maestra Valentina Nordio con la quale, a nome dell’associazione LUCICATE, vuole ringraziare la scuola di Besenello per il successo del progetto solidale in favore del villaggio kenyota di Ol Moran.

Ciao a tutti,

a conclusione di un’altra, splendida, iniziativa a favore di Ol Moran, credo sia doveroso restituire una considerazione che contempla in sé la forma più sublime di ringraziamento e riconoscenza personale, in primis, ma anche collettiva a rappresentanza di tutti coloro che sono impossibilitati a farlo.

Sono dell’opinione che un progetto solidale sia già per sua natura un’azione meritevole, che permette una crescita personale di chi impiega tempo ed energia nella realizzazione e favorisce degli scambi sani e genuini tra persone che vivono spesso in scenari del tutto divergenti in termini di ricchezza e possibilità. Assume la veste di azione pedagogica capace a valorizzare i principi dell’educazione alla cittadinanza quando viene attuata in un contesto scolastico. Nasce un gesto meraviglioso ed esemplare se supportato da entusiasmo, voglia di esserci, impegno e creatività.

E così anche quest’anno è stata attuata un’idea brillante, in grado di coniugare competenze di diversa natura. I ragazzi hanno approfondito i concetti della responsabilità sociale e i valori etici, sviluppando nel contempo abilità come l’empatia, la collaborazione e la consapevolezza emotiva. C’è chi ha agito autonomamente, chi ha coinvolto i familiari e chi ha preferito lavorare in gruppo. Ognuno, alla propria maniera, ha partecipato al raggiungimento di uno scopo condiviso ed ognuno ha contribuito a rendere possibile un altro tassello di miglioramento delle condizioni di vita ad Ol Moran. I disegni erano dei quadri, tutti, dal primo all’ultimo: c’era quello encomiabile dal punto di vista artistico, quello profondo nel significato, l’altro stravagante nella fantasia oppure talmente realistico da sembrare un’istantanea di un elemento emblematico del Paese. Mi piace pensare che l’opera vincitrice, in ultima istanza, è impressa nel cartellone dove vengono proposti tutti i disegni: lì risiede il vero significato dell’iniziativa.

Per quel che riguarda il legame tra Besenello e quel remoto villaggio del Kenya, invece, era metaforicamente seduto nell’aula magna, in occasione della serata di premiazione: “Ti ricordi maestra, quando abbiamo fatto il primo mercatino per raccogliere fondi?” Non era più la voce timida di un alunno, ma quella di un bambino diventato adulto che aveva gli occhi pieni di gioia e ricordi vivi ed emozionanti ripensando al tempo trascorso da quel primo, disperato, appello di aiuto. In questo caso la consapevolezza di invecchiare non mi dà alcun fastidio perché il cuore mi si riempie di un tale mix di gratitudine e felicità da tornare, paradossalmente ai 25 anni colmi di progetti da condividere con chi crede in una scuola attiva solidale.

1000 grazie come le 1000 cartoline vendute!!!

Con grande affetto,

Maestra Valentina